Nell’ecosistema della certificazione digitale italiana, garantire l’integrità semantica dei payload JSON scambiati tra enti certificatori, soggetti certificati e sistemi esterni non si limita alla validazione sintattica, ma richiede un processo gerarchico di controllo che culmina nella validazione automatica avanzata di livello Tier 3, basata su JSON Schema esteso e regole di business personalizzate.
“Un payload valido sintatticamente può comunque violare la logica regolatoria: un certificato con data di emissione futura o validità scaduta non è accettabile, anche se JSON ben formato.”
Il flusso di validazione nei sistemi di certificazione digitale, come definito nel Tier 2—che introduce lo schema JSON formale e il rispetto dei requisiti eIDAS—deve evolvere in un processo automatizzato, multilivello e contestualizzato, capace di integrare normative nazionali, performance e sicurezza. A livello operativo, la validazione Tier 3 si distingue per l’adozione di regole semantiche e business logic sofisticate, implementabili tramite JSON Schema dinamico, middleware dedicato e pipeline di monitoraggio proattivo, garantendo non solo conformità ma anche qualità operativa delle transazioni digitali.
Fase 1: definizione rigorosa dello schema JSON basato su eIDAS e requisiti normativi
- Inizia con il
JSON Schema officiali eIDAS(https://www.eidashub.eu/docs/eidas-schema.json), estendendolo con annotazioni personalizzate per il contesto italiano: campi obbligatori (es.codice_emissionein ISO 8601,validita_fino,profilo_certificatowith enumerazioni nazionali); - Integra regole di validazione semantica via
x-rdf#validazioneBusiness, ad esempio:validita_fattuale = (data_emissione <= oggi() + (validita_periodo_giorni);data_scadenza >= oggi();profilo_certificato IN ('professionale', 'scolastico', 'sanitario'); - Definisci tipi dati precisi:
stringper codici,numberper intervalli temporali (anni),booleanper flag di revoca attiva (es.revocatoAttivo = false),arrayper liste di referenze o validatori secondari.
Esempio di schema base esteso per certificato professionale:
{
“$schema”: “https://json-schema.org/draft/2020-12/schema”,
“title”: “CertificateProfessionaleSchema”,
“type”: “object”,
“properties”: {
“codice_emissione”: { “type”: “string”, “pattern”: “^IT-[0-9]{8}-[A-Z]{2}$”, “description”: “Formato ISO 8601 con prefesso nazionale” },
“validita_fattuale”: {
“type”: “string”,
“format”: “date”,
“description”: “Data di scadenza effettiva calcolata come data_emissione + validita_periodo”
},
“profilo_certificato”: { “type”: “string”, “enum”: [“professionale”, “scolastico”, “sanitario”] },
“validita_fattuale”: { “type”: “number”, “minimum”: 0, “maximum”: 9999 },
“revocatoAttivo”: { “type”: “boolean”, “default”: false },
“referenze_entita”: { “type”: “array”, “items”: { “type”: “string”, “format”: “IT-…-AZ” } }
},
“required”: [“codice_emissione”, “validita_fattuale”, “profilo_certificato”],
“additionalProperties”: false
}
- Implementa il caricamento dinamico dello schema tramite
middleware di validazione(es. FastAPI Pydantic + `jsonschema` con `additionalProperties: false`), con supporto per schema registry centralizzato per aggiornamenti automatici conformi a OpenAPI o JSON Schema Registry. - Associa a ogni schema un insieme di regole di business verificabili in runtime, ad esempio:
“Se la data_emissione è successiva alla data corrente, il certificato non può essere emesso”
“La durata minima di validità è 1 anno (365 giorni)”
“Il campo referenze_entita deve contenere almeno 1 entità certificata registrata nel DB”
Fase 2: generazione dinamica dello schema JSON con strumenti automatizzati
- Utilizza tool come
json-schema-to-pythonoajv-schema-generatorper generare schemi a partire da definizioni Tier 2, arricchendoli con regole di business tramite script Python o JavaScript; - Esempio: script Python che estende lo schema base generando una regola di validazione dinamica in JSON Schema, ad esempio:
import json; from jsonschema import validate, ValidationError; import datetime; current = datetime.date.today(); schema = json.load(open("certschema_base.json")); schema["properties"]["validita_fattuale"] = {"type": "number", "minimum": 0, "maximum": 9999, "custom": {"validitaFattuale": {"address": "data_emissione + 365 giorni"}}}; schema["additionalProperties"] = False; print(json.dumps(schema, indent=2)) - L’output è uno schema completo, pronto per l’inizializzazione del backend o il refresh automatico in ambiente CI/CD.
Fase 3: integrazione del validatore nel pipeline backend con hook di pre-processing
- In ogni endpoint REST che riceve payload certificazione (es. `/certificati/emetti`), inserisci un middleware di validazione che:
- Estrae e sanifica il payload JSON;
- Esegue prima la validazione sintattica (via Pydantic o json-schema-validate);
- Poi applica la validazione semantica Tier 3 tramite schema dinamico e regole business;
- Restituisce codice HTTP
422 Unprocessable Entitycon dettaglio errore se rifiutato;
- Logga in formato strutturato: `{“error_code”: “SEMANTICO_INVALIDO”, “payload_snippet”: “{…}”, “timestamp”: “2024-06-05T10:30:00Z”}` per audit e debugging.
Esempio di hook FastAPI:
from fastapi import Request, HTTPException
from jsonschema import validate, ValidationError
import json
import datetime
from typing import Any
@app.post(“/certificati/emetti”)
async def emetti_certificato(payload: dict, request: Request):
try:
validate(payload,